Correva l’estate del 2013, con tutti gli effetti della crisi del 2008 avviata dal fallimento della Lehman Brothers, quando la mia ricerca di lavoro mi portava ad essere imbarcato su una unità da diporto a vela come factotum, nelle acque spagnole. Meraviglia delle meraviglie, nel mese di agosto ben 7 barche della Marina Militare italiana solcavano i mari di Palma di Maiorca, per cazzeggiare con signori anzianotti dei locali circoli velici, a spese dei contribuenti, mentre in Italia, mancava il carburante alle unità navali delle capitanerie di porto italiane per pattugliare le coste. La spesa stimata dell’operazione era circa 1 milione di €. Incredulo per la vergognosa sfilata fatta a spese dei contribuenti, scrissi una lettera alle maggiori autorità dello Stato italiano (lettera e ricevute delle racc. sono allegate) segnalando la cosa. Le nota finiva con la promessa che se entro il 30 dicembre di quell’anno il Governo non avesse provveduto ad eliminare gli sprechi elencati nella mia missiva, il 31 dicembre avrei provveduto a chiudere la mia partita iva e di conseguenza avrei smesso di pagare le tasse come libero professionista. E, stante il fatto che nessuno mi aveva mai degnato di alcun riscontro od altra considerazione, il 31 dic. Di quell’anno chiusi la partita IVA. Poca cosa, evidentemente. Chi si chiede più, riguardo lo sperpero di pubblico denaro, propongo alcuni suggerimenti, tra questi, che fine ha fatto la vendita dell’Alitalia, che negli ultimi anni ci è costata più di 12 miliardi (nov-dic. 2019, Sole 24ore)? Quanto denaro è stato sperperato per il MOSE (e Venezia ancora si allaga)? Quanto costa ai contribuenti la RAI, che per coprire i costi di S. Remo ogni anno deve spedire in missione i propri dirigenti romani e relative consorti/amanti (quest’anno 800)? Quanto costano ai contribuenti gli atleti di tutti i gruppi sportivi che fanno capo allo stato, che ogni anno sono in giro per il mondo ad allenarsi ed ogni 4 vanno alle olimpiadi ? Quanto costa ai contribuenti italiani l’alta burocrazia (Corte costituzionale nel suo complesso, appartamenti, uffici, auto blu, gli ex Presidenti della Repubblica, gli ex Presidenti del Parlamento e del Senato, tutta la dirigenza amministrativa , es. Segretariato generale della Presidenza della Repubblica o, semplicemente un barbiere del Parlamento. Quanto incidono gli sprechi negli appalti pubblici, es. il nuovo Palazzo del Consiglio regionale della regione Puglia, oppure i 20 mila forestali della Sicilia, ecc. ecc.. E, oggi, in piena fase covid 19, col grido d’allarme dei lavoratori autonomi, dei ristoratori, dei baristi, dei lavoratori dello spettacolo, di tutti coloro che lavorano nel turismo, degli autotrasportatori, il Governo, beato ed accarezzato dalla super commissione tecnica di esperti, finanziatore di una spesa pubblica fuori da qualsiasi controllo, ma mai pronto ad affrontarla con un serio intento raziocinante, ha deciso di buttare nel gabinetto altri 3 miliardi nella nuova Alitalia. Era troppo pretendere dai super espertoni un progetto di riassetto della spesa pubblica per dirottare le poche ed i debiti che si debbono assumere sull’economia reale? Solo nelle democrazie “liberali” come quella italiana, nelle mani dei sindacati, i dipendenti pubblici hanno stipendi maggiori dei lavoratori privati, cioè di coloro che pagano quei stipendi per servizi che ricevono, sempre in ritardo (come ora) o non ricevono affatto, salvo pagarli una seconda volta (es. pagamento delle visite private per avere una prestazione specialistica). Pagarli così tanto protegge l’Italia dalla corruttela o dalle inefficienze? Provate a chiederlo alle 43 vittime del ponte Morandi. Coloro che hanno predisposto la convenzione per la concessione autostradale ad Atlantia (i super funzionari ministeriali), sono capaci o prezzolati? Ed i politici che hanno firmato quelle convenzioni, avevano idea delle conseguenze che stavano riversando sulle spalle degli italiani? La faccio semplice: sanno almeno leggere? Perché qualche dubbio viene. Perché i funzionari che hanno predisposto quegli atti sono ancora al loro posto? Quanto costano alle tasche dei contribuenti? E tutti gli altri enormi privilegi (stipendi, emolumenti, guarentigie, pensioni, vitalizi, indennità, ecc) all’alta burocrazia statale e degli enti locali, ricordate l’ex segretario generale del comune di Perugia? Perché il Governo non approfitta dell’occasione per rivedere tutto? Perché non vogliono cogliere l’occasione per eliminare tutta la burocrazia inutile e tutti i costi ad essa collegati? A sostenere il Paese sono i professionisti, i lavoratori autonomi, gli imprenditori grandi e piccoli, e tutti coloro che si alzano al mattino e sgobbano fino a sera per svolgere i tanti lavori (dai campi, alle costruzioni, agli studi professionali, edilizia, all’assistenza, turismo, servizi, ecc.). Parte di loro lavorano senza contratto, ed anche senza tutele, al solo scopo di rimediare il pane quotidiano, perché a loro non arriverà nulla dal Governo? Siamo al 20 maggio e a molti di loro, a parte le promesse, il Governo non ha offerto un aiuto concreto. Anzi, è riuscito ad offrire un debito coperto solo per il 90% da garanzia, per pagare bollette e tasse! Beffe delle beffe, sono stati capaci di far scarcerare più di 400 carcerati in regime di massima sicurezza. Ma le vittime di questa gente? Quanta gente è morta per assicurare alle patrie galere quelle persone? Ed il responsabile di questa disfatta, parla di illazioni, ben incollato al proprio scranno. Delinquenti, delinquenti tutti quelli che permettono ad un tizio qualunque di occupare il posto di ministro della Giustizia, cioè di colui che per fatto proprio o per omissioni, ha permesso di far tornare a casa chi, per sentenza passata in giudicato, avrebbe dovuto stare in carcere. Si prospetta una chiusura di un’enorme quantità di attività produttive e sappiamo tutti cosa sta proponendo il governo: debiti per gli imprenditori. A me non pare vero. Ma loro gli stipendi a fine mese, se li sono incamerati? Hanno da nascondere qualcosa di enorme, oltre i 3 miliardi per la nuova/vecchia Alitalia, quell’enorme carrozzone che nessuno vuole, ma che gli italiani pare si debbano tenere, per permettere che tutto vada a gambe all’aria? O è semplicemente la voglia di tenersi salda la poltrona? Fa bene l’Europa a pretendere di rimettere a posto le cifre del bilancio dello stato! Cari ex colleghi, visto che la politica non riesce a far quadrare i conti, risparmiando sulla spesa corrente e sugli sprechi, né a ripristinare giustizia e corretta azione amministrativa, per far loro comprendere che è venuta l’ora di cambiare le cose, c’è una sola, dolorosa, strada. La rivoluzione, la rivoluzione di idee e di obiettivi, del modo di essere e di fare politica. La politica non si fa per per il proprio interesse, la politica si esercita per i cittadini, per gli Italiani. Non consegnate le chiavi delle vostre attività. Chiudete la partita IVA. Tutte! Forse questo potrebbe essere un segnale concreto per far loro comprendere (competenti ed incompetenti) che è arrivato il tempo di andarsene a casa. E per noi, sostituirli con qualcuno di serio che abbia veramente gli l’intelligenza e la capacità per rimettere in piedi l’Italia.

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